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Editoriale

VACANZA CON DIO

Giugno 2009“Dove? Quando? Con chi passare le vacanze?”

Nonostante la crisi, in queste settimane ragioniamo così!
La risposta, con me stesso e con Dio!

In un articolo di questo numero del Notiziario spiego “come” ciò sia possibile.
Qui, aiutato da uno scrittore cattolico, spiego “perché” ciò è utile: “È un fatto che quando l’uomo santifica il tempo del riposo – sullo stile di Dio, che il settimo giorno si riposò – quando si rivolge al Signore nella preghiera e nella liturgia, allora cresce in lui la certezza che egli deve la sua vita non al caso, ma a Dio suo creatore, e che il fine del suo esistere non è la corruzione e la morte, ma la salvezza e la vita eterna, alla quale ognuno è chiamato da Dio. Dare spazio allo spirito, pertanto, consente agli uomini una elementare esperienza del senso della vita”

Riposarsi, insomma, è soprattutto un’occasione per rientrare in se stessi, è fermarsi, respirare a pieni polmoni, è ritrovarsi se stessi.
Guardiamo lo scalatore, l’alpinista: con zaino, piccozza, corda, chiodi… sale, guardando fisso la roccia, per trovare i punti giusti cui aggrapparsi. Non ha tempo per fermarsi, contemplare, godere: la scalata lo impegna. Ma quando ha raggiunto la vetta, eccolo ad ammirare il panorama: cime, neve, sole; l’aria pura, fresca, inonda i suoi polmoni, un godimento gli entra nel cuore: “È un altro mondo!”. Ed è vero! E in quell’incontro egli si sente più se stesso, contento, realizzato. “Ne valeva la pena!”. E nel suo cuore, inevitabilmente, il grazie a Dio è spontaneo.
Fermarsi, allora, riposarsi è occasione provvidenziale per riscoprire quel Dio, nel quale crediamo, ma che per tanti motivi e impegni era stato quasi archiviato quando si era nel vortice della vita.

In questo senso: buone vacanze!

Don Ubaldo