Categorie
Editoriale

Vieni, luce dei cuori!

Maggio-2014“Il Risorto si mostra
e si fa riconoscere.
Lo sguardo in alto,
ma i piedi per terra…”

Gesù ascende al cielo, dopo la sua gloriosa resurrezione eppure continua a rimanere con noi sempre, come ci insegna la Scrittura. Due uomini vestiti di bianco si mostrano agli apostoli esortandoli: “Perché ve ne state lì a guardare il cielo?”. Insomma, sembrano sussurrarci: è nella nostra storia quotidiana che il Risorto si mostra e si fa riconoscere. Lo sguardo in alto, ma i piedi per terra…
Vivere così, tra cielo e terra, è esperienza pasquale del discepolo, ma non è sempre “cosa facile”. Vorremmo infatti sempre rifuggire dalle fatiche della vita quotidiana: preoccupazioni, dubbi e incertezze, delusioni… riducono il nostro entusiasmo e ci rallentano nel cammino. Dunque come può essere mai possibile stare saldamente in piedi tra cielo e terra, Signore? Come vederti presente ancora tra noi? Come collaborare con Te per testimoniare il Regno? Come fare tutto ciò se noi stessi per primi fatichiamo a stare con “i piedi per terra” dentro la nostra vita e riconoscerti? Nonostante tutto ciò Tu ci hai promesso: “Non vi lascio soli”.
Una promessa, questa di non lasciarci soli, che Tu mantieni Signore e che ha il volto dello Spirito Santo. È lo Spirito, infatti, il Tuo dono Pasquale che effondi a Pentecoste. È per tutti! Lo Spirito Santo si dà come dono concreto proprio dopo la Tua ascesa al cielo, il Tuo ritorno al Padre. Questo Tuo dono Signore, lo Spirito Santo che noi tuoi discepoli possiamo accogliere, ci aiuta a riprendere in mano la nostra vita e ci porta verso la pienezza del Tuo mistero d’amore. È proprio questo Spirito di Dio che agendo in noi alimenta la fede così che possiamo riconoscerti, Signore, vivo in mezzo a noi; ci permette di accorgerci della Tua presenza che orienta il nostri passi a incrociare i Tuoi.
Così rinnovati dallo Spirito, non siamo più soli. Anche quando percepiamo che la nostra vita assomiglia a una “nave in tempesta”, lo Spirito del Signore Risorto ci consola. Quando fatichiamo a credere, a fare il salto della fede, lo Spirito è vivificatore, rende la nostra fede schietta e vivace come quella dei santi. Proprio come gli apostoli di Gesù, dobbiamo essere “rivoltati come un calzino” per essere finalmente annunciatori e ricordare con il cuore la meravigliosa esperienza pasquale. Lo Spirito del Signore Risorto ci rende così più umani, capaci di tenere insieme il nostro guardare in alto e i piedi saldamente per terra. Non è tempo perso l’invocare lo Spirito Santo: socchiudiamo gli occhi con fede e con convinzione, con passione autentica sussurriamo ancora una volta: “Vieni, luce dei cuori!”.

don Francesco