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Editoriale

CARITÀ NELLA VERITÀ

Novembre-2014Verso un nuovo umanesimo solidale

La carità nella verità si offre quale nucleo fondante il progetto di un nuovo umanesimo, dove la dimensione della carità sia valorizzazione della dignità di ogni persona

La crisi economica, etica e sociale che sta attraversando la Comunità internazionale è seria, ma proprio perché investe le ragioni della sua stessa esistenza può rappresentare anche una significativa opportunità di svolta. Una crisi le cui cause hanno radici profonde, nel sistema finanziario, ma anche negli stili di vita e di consumo. In questo scenario di forte preoccupazione un contributo di speranza ci viene rileggendo insieme l’enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI. Recuperare oggi questa Enciclica ci permette di aprire l’orizzonte alla fiducia e alla speranza. L’enciclica si propone, infatti, come un contributo significativo di approfondimento del pensiero sociale della Chiesa nell’attuale difficile congiuntura economico-sociale, espressione di una delle più impegnative crisi del processo della globalizzazione. Un pensiero sociale che trovò il suo slancio iniziale con la Rerum Novarum, alla fine dell’Ottocento e la sua fioritura proprio ora. La questione centrale appare essere quella della Carità, legata alla Verità. Questione che viene colta sia sul piano della riflessione speculativa, come anche su quello pratico dell’economia sociale.

Il tema della carità legato alla verità è in grado di ispirare l’urgente riforma dell’umanità: la carità può operare un giusto riconoscimento di quei valori necessari al vivere umano nella società di oggi che non hanno trovato concreta valorizzazione nella storia recente. La carità nella verità si offre quale nucleo fondante il progetto di un nuovo umanesimo, dove la dimensione della carità sia riconoscimento della dignità di ogni singola persona, della creazione tutta, di quel bene comune che deve essere messo a servizio dell’uomo. Tutto ciò, per essere incarnato davvero, richiede all’umanità il coraggio del cambiamento di paradigma culturale, sociale ed etico. Cambiamento di paradigma reso ancor più evidente dalle considerazioni che troviamo nel testo circa gli effetti drammatici della crisi ambientale. La penuria delle materie prime, il problema della fame che mette a rischio la possibilità di vita di circa un miliardo di persone, quello dell’acqua che registra dislivelli insopportabili per eccesso di consumo dei Paesi ricchi; la deforestazione e desertificazione che avanzano in modo impressionante, sono questioni poste nella riflessione del papa all’origine di fenomeni migratori di popoli sempre più incontenibili.

La carità operosa, di cui parla Caritas in Veritate, va inserita in una precisa gerarchia di valori che assegna alla dimensione contemplativa della vita il suo giusto spazio. Carità, dunque, come contemplazione della bellezza della creazione, sobrietà dello stile di vita. Carità come uso assennato e condiviso delle risorse in un sapiente equilibrio tra i ritmi della costruzione della Città terrena e dell’apertura al primato della Gerusalemme celeste, traguardo alto del senso della presenza dell’operare cristiano nel mondo. La sfida sarà allora soprattutto culturale e antropologica e per essere vinta richiederà l’impegno di tutti e di ciascuno: dentro e fuori la Chiesa.

don Francesco