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Editoriale

RIPARTIAMO! Con fiducia e speranza

2 settembre 2012. Stendo queste note al termine di una giornata intensa: è, infatti, la prima giornata della settimana dell’Oratorio, che tradizionalmente per noi di Colognola segna l’inizio del cammino pastorale per il nuovo anno sociale.

Ma quale la meta da perseguire?

Il Papa ha proposto di dedicare questo anno sociale 2012-2013 all’approfondimento della nostra fede: “Una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia del credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede”.

E questo perché – lo ripete spesso il Papa – nel nostro mondo occidentale, di antica tradizione cristiana, la fede risulta stanca, se non addirittura accantonata, come insignificante, quindi inutile.

E il nostro Vescovo, in piena sintonia col Papa, indica un itinerario preciso per riscoprire Cristo, così come si è manifestato e come pure oggi è: “Occorre andare direttamente alla fonte: la Bibbia”. Lì si incontra Cristo, senza orpelli, senza veli, senza le soprastrutture create da certe tradizioni e dal nostro personale sentire. Incontrandolo nella sua realtà, ci mettiamo senza condizionamenti in ascolto sincero e disponibile di Lui, ci lasciamo prendere dal Suo amsenza misura per l’uomo, e conseguentemente sorge in noi la risposta più logica: l’amore. Infatti, un amsenza calcoli suscita nell’amato una risposta incondizionata. E – conclude il Vescovo – si sente vivo il desiderio di viverlo con gli altri, in un clima di genuina fraternità. Cambiando noi, cambia pure il mondo in cui ci troviamo a vivere.

La meta è bella, è meravigliosa! Ma è possibile per noi?

Sì, motivi di incertezza ci sono, vista la nostra debolezza personale e considerata la cultura secolarizzante nella quale ci troviamo a vivere.

Ma, proprio in questa giornata, abbiamo percepito che il Signci è vicino e ci incoraggia. Come? Attraverso la testimonianza venutaci da due persone che provvidenzialmente in questa occasione ci sono stati offerti per una seria considerazione. Anzitutto Mons. Angelo Paravisi, per il quale abbiamo pregato nel settimo anniversario della scomparsa. Ci stimolano le parole che continuamente ripeteva nel suo ministero episcopale: “È il momento di passare dalla conservazione al rinnovamento, dalla tradizione all’evangelizzazione”. E ciò ci sarà possibile, perché il Signè all’opera: “L’amdi Cristo ci stimola”!

L’altro personaggio: il Card. Carlo Maria Martini, morto in questi giorni. Egli fece il suo ingresso come Arcivescovo di Milano in forma semplice, ma tenendo in mano in forma ben visibile la Bibbia: “Vengo tra voi con il solo sostegno che ho: la Parola di Dio!”.

E la Parola ha illuminato tutto il suo episcopato ed ha incoraggiato tanti uomini all’incontro con Cristo.

Dunque: rinnovarci tramite la Parola!

Abbiamo pertanto sperimentato che il Signci è davvero vicino: facendoci incontrare in modo così provvidenziale con questi due personaggi ci ha fatto percepire che è anche per noi possibile tendere alla meta propostaci dal Vescovo; e il regalo della presenza di don Matteo tra noi ne è ultericonferma!

Allora: coraggio, ripartiamo convinti!

Don Ubaldo