In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto ed Egli vi rimase quaranta giorni, tentato da Satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il Vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo». (Mc 1,12 seg.).
Adesso, giù le maschere! Quelle di Carnevale, certo, ma soprattutto quella che quasi sempre tutti noi indossiamo perché forse, anche per timore, preferiamo apparire diversamente da come siamo realmente. Inizia infatti la Quaresima, il tempo che ogni anno ci viene proposto dalla Chiesa per guardare all’essenziale, per tornare al nostro io vero, così che la nostra identità più profonda e spirituale pervada tutta la nostra vita. Avere la possibilità di incontrare Dio nella pienezza del nostro essere: anima e corpo. È indubbio che questa sia un’esperienza desiderata, ma è altrettanto innegabile quanto non sia realisticamente facile da vivere. Attratti continuamente da beni effimeri, il vivere di Fede e di Vangelo ci sembra utopico, quasi impossibile. Per questo la Quaresima, con le sue essenziali, rigorose e sobrie esigenze (o proposte) di vita ci può preparare concretamente all’esperienza pasquale dell’incontro con il Cristo Risorto. Introdurre alla grande festa della Pasqua.
È necessario che ognuno rimuova la maschera dell’egoismo perché solo così, finalmente liberi, si è pronti ad accogliere la luce dello Spirito. Quello Spirito che, come leggiamo nel Vangelo, … Sospinse Gesù nel deserto ed Egli vi rimase quaranta giorni… Lo Spirito spinge Gesù nel deserto… perché Egli potesse appagare il suo desiderio di Verità, osservando la preghiera e il silenzio: solo nel suo rapporto profondo con Dio. Anche per noi quindi l’invito ad iniziare la Quaresima animati dal desiderio e dalla volontà di ricercare la Verità, di dischiuderci alla preghiera, osservando momenti di silenzio. Avessimo, ancora e soprattutto oggi, nel nostro tempo a volte fin troppo rumoroso, la fermezza di testimoniare il silenzio! Di scoprire la preghiera, … fatta di ascolto. Di osare, sospinti dallo Spirito, di attestare verità con gesti e parole. Avessimo anche noi, la cui Fede è a volte piuttosto tiepida, la fermezza di dire che lo Spirito è Vita e Forza nella mitezza.
La Quaresima, un tempo lungo quaranta giorni, come il tempo trascorso da Gesù nel deserto, tentato da Satana. Un tempo che non fu una “parentesi nella sua vita”, ma che ne esprime il costo altissimo, lo schema, il paradigma: quaranta giorni… una vita. Per tutto il suo arco vitale Gesù era stato in comunione profonda con Dio, nel deserto delle decisioni della sua esistenza. Aveva combattuto contro colui che divide, contro l’avversario che simbolizza il male: Satana. Dunque la Quaresima è anche lotta, lotta per la redenzione. Redenzione di quella parte di noi e del mondo che offusca, nasconde la vera essenza nostra e di ciò che ci circonda. Giù la maschera, quindi, per poter essere liberi e scegliere la Luce, quella che proviene da Dio e a Lui tende. Rassicura il sapere che anche Gesù ha vissuto così. E ha vinto.
don Francesco Poli