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Editoriale

Costruire sulla roccia

Gennaio-2016Quando inizia un nuovo anno è tradizione scambiarsi gli auguri per un futuro migliore. È comunemente riconosciuto il fatto che ci si trovi, primo gennaio, come ad una sorta di giro di boa: si chiude un capitolo per aprirne uno nuovo.
Anche se, ad oggi, l’immagine della macchina fotografica tradizionale è lontana dalle nuovissime generazioni, potremmo azzardare un paragone.
La storia della vita di ciascun individuo, del mondo e della Chiesa è come se, a capodanno, fosse un rullino Kodak che ha raggiunto la 36ª fotografia.
È giunto il momento di avviarne uno nuovo sul quale verranno impresse altre immagini che, ad oggi, ancora non sappiamo: immagini belle, meno belle, più o meno significative, ma comunque costituenti un tassello unico ed inimitabile dell’esistenza di ciascuno. Come ben sappiamo un rullino fotografico viene cambiato per lasciare spazio ad uno nuovo, ma la sostituzione della vecchia pellicola corrisponde ad uno step cruciale: l’anticamera dello sviluppo delle fotografie. Sono i passi più importanti che abbiamo immortalato lungo l’anno precedente e che segnano il punto da cui siamo partiti.
OGNI ANNO, INFATTI, NON CI TROVIAMO AD UN RESET DELLA  NOSTRA VITA, CI TROVIAMO PIUTTOSTO AD UN RE-START.
I buoni propositi e la voglia di impegnarci possono farci cambiare davvero paradigma, ma non possiamo cancellare le tracce che abbiamo lasciato dietro di noi.
DA UN LATO ABBIAMO QUINDI APERTA LA STRADA AL CAMBIAMENTO, MA NESSUNO POTRÀ MAI CANCELLARE QUELLO CHE SIAMO STATI, SOPRATTUTTO IL PRIMO IMPRINTING CHE ABBIAMO FIN DA BAMBINI.
Imprinting non tanto come una generica esperienza del nostro passato, quanto ciò che la caratterizza in una delle sue peculiarità: la fede ricevuta e alimentata nel Dio rivelatoci in Gesù Cristo. Questa esperienza originaria del nostro vissuto umano costituisce in noi, come “radicamento” essenziale del nostro essere umano e spirituale, il vissuto personale: come una casa posta su solide fondamenta, può edificarsi con infiniti dettagli, modi, forme e particolarità differenti…
L’ESSENZIALE NON È GUARDARE A COME CI SI È EVOLUTI, QUANTO PIUTTOSTO A COME SI È CAMBIATI RIAPPROPRIANDOCI E CUSTODENDO QUELLE FONDAMENTA. Questo nuovo anno non sia il tempo/cronos di generici proclami su valori che la retorica consuma; piuttosto tempo/kairos della Parola: Costruisci la tua casa sulla roccia (Mt 7, 24).

don Francesco