Per una gran parte del mondo sembra che il carnevale non finisca mai, ma per chi tenta di credere e ha fede anche solo “quanto un granello di senape” (Lc 17,6), si è già in cammino verso la Pasqua, e si è entrati in un atteggiamento di ascolto e conversione. È lo stesso Gesù che ci propone “le linee guida” per vivere totalmente questo cammino cristiano che è permanente: preghiera, sobrietà, carità! È ancora Lui che nel viaggio della vita ci accompagna attraverso i nostri deserti esistenziali. Un percorso, quello che ci porta alla Pasqua, che può permettere alla nostra vita di rifiorire anche quando il deserto ci appare sconfinato. Tra speranze, paure, fallimenti, cadute e risalite, lasciamoci incontrare dal Risorto, Lui, il Dio fatto carne, che, nella sua vita terrena, ha attraversato i deserti della tentazione e ora, definitivamente vincitore del Maligno, con la Sua Pasqua di Resurrezione, con la sua voce parla al cuore della nostra libertà.
L’annuncio della Pasqua ci raggiunge così lì dove si svolge la vita oggi: Buona Pasqua discepoli del Risorto. Buona Pasqua a noi che attraversiamo i deserti esistenziali del nostro quotidiano vivere, seminando speranza e cercando sorgenti d’acqua viva. Buona Pasqua anche a chi è perso in una fede incerta e in un viaggio dubbioso, come Tommaso, come Pietro. È Pasqua! È il tempo per convertirci alla gioia del Risorto, anche se possiamo averlo rinnegato. Ora che Gesù è risorto il nostro cammino si rinnova, ora siamo infatti viaggiatori leggeri con i piedi sì nella polvere del quotidiano, ma con lo sguardo rivolto al cielo, ricercando le verità di lassù.
Se oggi vediamo la pietra del sepolcro rotolata via, se davvero accogliamo l’annuncio pasquale della Resurrezione del Signore, se ascoltiamo la voce del Risorto e apriamo il nostro cuore viandante alla Sua Parola, allora vivremo da credenti la nostra esistenza che non sarà mai più una landa desolata. Mediteremo così che come ogni cosa ha il suo prezzo, la Pasqua di Gesù è il prezzo della nostra libertà. Le fatiche, le incertezze e le fragilità della vita non possono più spaventarci, ora siamo preparati ad affrontarle: camminiamo nella libertà dei Figli di Dio con il Figlio Risorto e vedremo il deserto fiorire.
don Francesco Poli
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
Gv. 20, 1
Ogni cosa ha il suo prezzo, ma nessuno saprà quanto costa la mia libertà.
Edoardo Bennato